In un’era globale come la nostra, la conoscenza dell’Inglese sembra essere una life skill imprescindibile sia in ambito personale che professionale. L’Inglese è la lingua delle nuove tecnologie, della cultura, dell’informazione ed è evidente i nostri figli non potranno più accontentarsi di un livello scolastico per sopravvivere nel mondo accademico e lavorativo del futuro. Ma qual è il momento giusto per introdurre la lingua straniera ai bambini? La buona notizia è che non esiste una risposta esatta: sia che vostro figlio abbia 2 anni e stia ancora imparando a parlare o che ne abbia 6 e sappia già leggere e scrivere, il momento giusto per iniziare l’Inglese è ora! Il periodo pre-adolescenziale è infatti quello migliore per l’apprendimento di una lingua straniera perché è rapido, intuitivo e permette di raggiungere ottimi livelli di fluency e pronounciation.
L’acquisizione della seconda lingua da parte dei bambini da 0 ai 3 anni
Tuttavia, esiste una sostanziale differenza: i bambini che acquisiscono la seconda lingua da 0 ai 3 anni assimilano il linguaggio in maniera implicita, senza neanche rendersene conto, sviluppando la capacità di pensare direttamente nella seconda lingua, non è una cosa fantastica?
Al contrario, i bilingue consecutivi (cioè tutti quei bambini che apprendono una seconda lingua dopo aver ben consolidato le strutture linguistiche della prima) faranno un po’ di fatica in più, perché bisognerà passare attraverso il filtro della lingua madre. A quell’età il bambino si interroga già sulla struttura della lingua, percependo le differenze con la propria e dovendo fare un piccolo sforzo per memorizzarle, senza contare l’imbarazzo di esprimersi in lingua straniera e la costante necessità di motivarne lo studio. Sembra quindi evidente che risulti molto più semplice introdurre l’Inglese in età prescolare. Ma come fare? E soprattutto non rischiamo di confondere i bambini o causare disturbi dell’apprendimento? Gli studi sono rassicuranti: si tratta, infatti, di dubbi legittimi ma scientificamente infondati.
Il cervello dei nostri bambini è predisposto all’apprendimento di più lingue contemporaneamente
Il cervello di tutti i bambini è naturalmente predisposto all’apprendimento non solo di due ma addirittura di più lingue contemporaneamente. I bambini non si fanno confusione perché il loro modo di apprendere le lingue è diverso da quello degli adulti, essendo distinte anche le aree del cervello coinvolte: essi, infatti, imparano una seconda lingua memorizzandola insieme alla lingua madre nell’emisfero sinistro del cervello, mentre lo studio della lingua straniera in età adulta richiede un continuo scambio tra emisfero destro e sinistro.
Se le motivazioni fornite sopra vi hanno convinti che the sooner the better ecco di seguito alcuni semplici consigli per iniziare subito!
Come introdurre l’inglese ai bambini
- Dedicate almeno 20 minuti della vostra giornata all’Inglese: l’esposizione continua è fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo. Ecco che la presenza costante del genitore diventa più importante di quella di un docente qualificato (età prescolare).
- Per evitare di confondere e contrariare il bambino, instaurate una routine da svolgere sempre in Inglese: il momento del bagnetto, il tragitto in macchina o il rito della buonanotte possono rivelarsi i momenti ideali per giocare un po’ in Inglese in maniera semplice. Si tratta dell’approccio Time and Place, secondo il quale si sceglie un momento della giornata o uno spazio della casa (propria o dei nonni/zii/babysitter) dedicandolo esclusivamente all’Inglese.
- Albi illustrati: anche i bambini che non conoscono l’Inglese sono capaci di tradurre le immagini: descrivetele con parole semplici, ricreatele e coloratele insieme. Sono infiniti i vocaboli da poter utilizzare per descriverli.
- Se non vi sentite sicuri del vostro Inglese, scegliete un audiolibro, una fiaba sonora o un video da commentare insieme con un linguaggio semplice. Il viaggio diventa più interessante per il bambino se fatto insieme alla mamma o il papà, non lasciatelo solo davanti allo schermo!
- Scegliete una scuola dove si faccia l’Inglese con un’insegnante specializzata in young learners (il che non vuol dire necessariamente madrelingua) o cercate un playgroup, gruppo di gioco in lingua per l’apprendimento condiviso.
- Se avete la fortuna di poter ospitare una ragazza (o ragazzo) alla pari, questa si rivelerà una fortissima esperienza linguistica e culturale per tutta la famiglia. Il sito aupairworld è l’agenzia più grande e affidabile per la ricerca di aupairs e famiglie provenienti da tutto il mondo
Non vi resta che mettervi subito all’opera! Good luck!
Un esempio di video da vedere con i propri bimbi.
Articolo a cura di Valentina Valastro, insegnante certificata C2, rappresentante casa editrice Usborne Books, libri in inglese per bambini.
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