Come cambia la vita quando si diventa genitori, soprattutto in Italia

Qualche giorno fa postavo su instagram una story in cui chiedevo se i miei followers conoscessero la parola “babymoon” ed il suo significato. Io l’ho scoperto per caso, sfogliando tra le gallery di Ig.  “Babymoon” è una sorta di vacanza o di momento relax da concedersi prima della nascita del bebé e, considerando che io sono alla mia seconda gravidanza, io e la mia famiglia, più che una babymoon, ci siamo concessi le ultime uscite in tre…

Ma come cambia la vita quando si diventa genitori?

Inutile dire che tutto sarà come prima, l’arrivo di un neonato sconvolge completamente i ritmi della giornata. Tutte le attenzioni sono da dare al piccolo e, avendo già un altro bimbo, sono pronta ad armarmi di pazienza ma anche pronta ai momenti di sconforto e di stress. Descrivere la maternità (così come la paternità) può essere complesso: è un’esperienza estenuante e gratificante come nessun’altra. Chi lo ha provato la sa bene. Ciò su cui tutti i genitori sono d’accordo è che l’arrivo di un figlio cambia decisamente la tua vita. Lo conferma l’ultimo studio di Sitly, piattaforma internazionale con una presenza in nove paesi e più di un milione di utenti, specializzata nella messa in contatto di genitori e cerco baby sitter. Il rapporto, realizzato a livello europeo, rivela che Spagna e Italia sono i paesi in cui i genitori si sentono più stressati.

I genitori dei paesi del Nord Europa si sentono meno stressati di noi genitori italiani

Al contrario, nei paesi del nord Europa, queste percentuali diminuiscono considerevolmente. In Norvegia, una delle nazioni con il più alto tasso di natalità, solo l’11% dei genitori si dice stressato. Seguono la Finlandia e la Danimarca. Il sostegno economico e sociale fornito alle famiglie dei paesi nordici, dove le misure per riconciliare lavoro e vita familiare sono un impegno chiaro e concreto, andrebbe a motivare questa differenza.

Riduzione dell’orario di lavoro, sì o no

Dopo l’arrivo di un bambino, le coppie sostengono di avere meno tempo per se stesse dato che gli orari ruotano fondamentalmente attorno a quelli dei bambini. Nella maggior parte dei casi, è quasi impossibile conciliare l’orario di un asilo nido o di una scuola con gli impegni di lavoro. Se non si dispone dell’aiuto di un membro della famiglia o di una baby sitter, l’unica soluzione per molti genitori è di ridurre l’orario di lavoro, del padre o della madre. Questa difficoltà si sente ancor di più durante i periodi di vacanza. I genitori lamentano la mancanza di coerenza tra il calendario scolastico e le ferie. Gli studenti italiani hanno quasi 12 settimane di vacanze estive, il che posiziona l’Italia sul podio di un’ipotetica classifica europea.

Cambiamento di abitudini e priorità

Ma avere figli non influisce solo sulla vita professionale dei genitori. I tempi cambiano, i ritmi sono accelerati e la mancanza di tempo e di energia sono sicuramente le cause maggiori di forte stress da parte dei genitori, che lamentano anche la ridotta possibilità di uscite serali col partner. Tutti i genitori sono infatti d’accordo sul fatto che sono molto più stanchi dal momento che arrivano i figli e si pentono di non poter dedicare più tempo al loro partner. Avere una cena romantica o trovare opportunità per l’intimità sessuale è più complesso con i bambini a casa. Per mantenere quindi una certa serenità familiare, sarebbe opportuno richiedere l’aiuto di una babysitter o dei parenti, per ritagliarsi del tempo per se stessi e, allo stesso tempo essere anche più disponibili nei confronti dei piccini di casa. La qualità del tempo passato con i nostri bimbi è di certo molto più importante della quantità.

Io non so come cambierà la nostra vita con l’arrivo di Mattia, ma sono certa che saremo pronti ad accoglierlo nel nostro piccolo nucleo familiare… con più stress ma anche con tanto, tanto amore in più. 

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